giovedì 14 settembre 2017

Basta Violenza Alle Donne

Non piove ancora.
la speranza sarebbe giusto questa, che ogni lacrima si potesse sciogliere e confondere con quelle che vengono giù dal cielo.
E' difficile descrivere il dolore di un amore che non c'è più. ed è ancora più difficile quando il dolore che si prova è non solo al cuore ma anche al proprio corpo.
E' impossibile pensare che lui, proprio lui, un giorno ti ha dato quello schiaffo a cui ne è seguito un altro ed un altro ancora.
Non te ne fai una ragione, non ci credi e la tua mente lo annulla quasi, lo giustifica, lo cancella fino a che un giorno e un altro ancora la stessa storia si ripete.
Un incontro di sguardi, una fermezza nei suoi occhi che ti dà sicurezza e che scambi con amore e protezione.
E poi, quella gelosia, tiene troppo a te per lasciarti scappare via.
Mi hai detto che nessuno mai mi avrebbe amato più di te, mi hai chiesto di rimanere tutta la vita uno accanto all'altra, e poi, cosa è successo?
Non ti riconosco più e forse tu non riconosci me, eppure sono io, la stessa persona che dicevi di amare, la stessa per cui avresti fatto qualunque pazzia, ed invece la tua follia disumana l'hai scatenata su di me.
Mi hai lasciata moribonda in casa dopo avermi fracassato il cranio, dopo avermi aggredita stringendomi le mani al collo.
Ho solo ventiquattro anni e la vita sembrava sorridermi fino a quel maledetto giorno.. 


TI PREGO LASCIAMI ANDARE


E' buio.
Intorno tutto tace, e se non fosse per questo ronzio assordante che riecheggia nella mia mente, penserei che è stato tutto un sogno.
Eppure no, sento chiaramente un rumore insistente che si insinua nella mia testa partendo dalle mie orecchie, salendo tra le mie vene, scorrendo nel mio sangue.
Il sangue.
Mi sembra di avvertirne l'odore, lo stesso sapore dolciastro che avvertivo da bambina quando soffrivo di epistassi.
Ma non ci sono le braccia di mio padre a confortarmi.
Dovrebbe essere notte, non si spiegherebbe altrimenti il motivo per cui non si sente alcun cenno di vita umana lì fuori, i miei vicini saranno già andati a dormire e, per quanto siano rumorosi, stavolta staranno dormendo proprio profondamente, e con loro anche il piccolo bebè che colora la loro vita.
Si sono sposati da un anno e mezzo circa, lei era incinta e così hanno deciso di tenere il bambino e andare a vivere insieme per condividere la loro vita per sempre.
Per sempre si suppone, ma non è certo ciò che gli potrebbe riserbare la sorte.
Sembrano davvero una coppia felice, e a volte la sera, quando rientrano da fuori dopo una giornata trascorsa in allegria con gli amici, li sento ridere e scherzare prima di coricarsi.
Mi fa un po' di gelosia vederli così felici e uniti.
Anche se ultimamente le cose sembrano andare  peggio, forse il bambino non li fa dormire molto, e questo deve portare necessariamente del nervosismo e della tensione alla coppia.
Ricordo che quando  lui si è trasferito qui al secondo piano non stava ancora con questa bella biondina: è sempre stato un Casanova e ogni sera portava a casa una donna diversa.
Il mio uomo ne è geloso pazzo, tanto che quando lo incontriamo insieme sulle scale non devo neanche salutarlo.
Certo Casanova è un bell'uomo e mi ha attratto da subito, dalla prima volta che l'ho visto, anche se non ho mai pensato ad una vita da trascorrere con un tipo del genere accanto.
Il mio uomo ideale non è un tipo superficiale, deve ricoprirmi di attenzioni, deve sapere in anticipo ciò che desidero per il mio compleanno, conoscere cosa amo mangiare e, perché no, anche venirmi a cercare quando mi nego perché sono imbronciata con lui.
Si, venirmi a cercare, mostrare di essere disposto a fare follie per me, fare il pazzo sotto casa mia, PRETENDERMI. 
(estratto dal libro "ti prego lasciami andare "di Tiziana Bosco)

http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/353885/ti-prego-lasciami-andare-2/

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