martedì 25 luglio 2017

ti ritrovi a sognare

Strana la vita, un giorno ti ritrovi a sognare tra le braccia di quello che credi sia l'uomo della tua vita, ed in un attimo invece ti senti a pezzi e l'unica cosa che vorresti è mettere la testa sotto la sabbia per non vedere e ascoltare più nessuno. 

L'altro giorno dopo aver salutato il mio ragazzo, badate bene, la sera prima si era accennato ad una vita insieme e la notte non avevo fatto altro che pensare e sognare il giorno del nostro matrimonio, mi imbatto in un uomo di un tale fascino e di una bellezza da paralizzarmi faccia e gambe con un semplice sorriso. 

Avete in mente quei momenti in cui il vostro cuore sembra fermarsi e non riuscite quasi più a respirare? 

Basta un fulmine a ciel sereno e tutto ciò di cui eravate sicuri inizia a vacillare e ad insinuare dubbi nella vostra mente e nella vostra memoria. Così cominci a chiederti: sono sicura che ho detto al mio ragazzo di amarlo? Sono certa di non aver manifestato alcuna incertezza quando mi ha donato l'anello di brillanti? E così via per tutto il giorno. Per non parlare poi degli sforzi cercando di immaginare la vostra faccia quando avete incontrato il magico sorriso dai denti splendenti. Avrò balbettato? Avevo un solo capello fuori posto? Il rientro a casa è poi sempre dei peggiori sin da quando cominci a non rispondere alle prime telefonate e fingi che a casa non ci sia nessuno quando la vicina ti cerca per scambiare due parole. E così scalza e silenziosa non puoi neanche mettere su la tua playlist preferita o guardare qualche puntata della tua serie preferita anni novanta. Prendi un libro, quella sarebbe l'occasione giusta, certo se non fosse che l'ultima volta che hai utilizzato gli occhiali ti trovavi in quell'appartamento, si, proprio nella casa della tua infanzia dove hai ficcato il naso pensando non ci vivesse nessuno ed invece sei stata cacciata via a brutte parole da un individuo per niente raccomandabile. E' mia la colpa, sicuramente non avrei dovuto infilarmi in quella casa che non mi appartiene più, ma dopo aver girato per Roma a zonzo sui soliti bus che decido ogni tanto di prendere al volo, mi sono ritrovata per caso proprio lì, difronte al palazzo dell'appartamento della mia infanzia. Avevo deciso quella mattina di gironzolare per la mia città per immergermi tra la gente, scrutarne gli sguardi e le loro vite. Sarebbe stata una giornata normale fatta di sguardi, silenzi, pensieri, ed invece mi ero lasciata travolgere da una maledetta nostalgia che mi aveva portato a scavalcare quel benedetto davanzale e a trovarmi nei pasticci in men che non si dica. 

E' Agosto mi ero rassicurata, la casella della posta era piena zeppa di posta non ritirata e il mio cervello aveva perso colpi convincendomi che i nuovi proprietari fossero in vacanza. 

Ricordo che quella mattina era scoppiato un temporale estivo ed io dopo aver perlustrato le stanze della mia memoria d'infanzia, avevo approfittato anche del bagno e della cucina.

D'improvviso era arrivato quell'uomo, aveva girato la chiave nella serratura della porta d'ingresso  e si era trascinato sulla sua sedia a rotelle sorprendendomi e lasciandomi totalmente di stucco. 

Quando avevo cercato di spiegare e di porgere le mie scuse, questo con occhi furibondi mi aveva cacciata umiliandomi e maledicendomi come se fossi stata una ladra. 

Ero scappata via di corsa lasciando lì la mia pochette del trucco e con questa anche gli occhiali. 

Mi ero sentita devastata da quell'uomo e i suoi occhi ardenti mi avevano appiccicato addosso una cattiva sensazione che mi aveva accompagnata per diversi giorni. 

Però avevo impresso nella mia mente ogni istante di quell'incontro con lui, il suo viso, il timbro della sua voce calda che aveva rimbombato ancora e ancora nei miei timpani e, come se non bastasse, le sue labbra colorite e ben scolpite nascoste appena dalla sua barba, dovevano, per qualche motivo a me ignoto, aver scatenato in me un non so che, una qualche tipologia di immaginazione folle. 

E questo era davvero troppo.

Ed ora, mi trovo in un bel pasticcio come al solito e devo affrontare un grosso dilemma: rinunciare ai miei occhiali (ho deciso) o forse... potrei pensare di rifare un salto alla cara vecchia abitazione, chissà magari il tipo, non è poi così burbero....


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